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Book

Gatto Alfonso, Sinisgalli Leonardo

A. Atanasio Soldati,

Edizioni di Campo Grafico,, 1934

290.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1934
Place of printing
Milano,
Author
Gatto Alfonso, Sinisgalli Leonardo
Publishers
Edizioni di Campo Grafico,
Keyword
D’ARTE PRIME EDIZIONI PARMA MILANO COMO ASTRATTISMO SALERNO, MONTEMURRO
Languages
Italian

Description

21,5x16 cm; (2 b.), (12) pp. e 26 c. di tav. 4 illustrazioni al tratto nel testo e 27 illustrazioni b.n. in 26 tavole f.t. Brossura editoriale illustrata in nero e rosso, qualche leggerissima traccia di polvere ma nel complesso, ottimo esemplare. Edizione in tiratura limitata, il nostro è l’esemplare numero 63. Prima edizione di questa celebre prima monografia dedicato al grande pittore parmense, Atanasio Soldati (Parma, 24 agosto 1896 – Parma, 27 agosto 1953) che negli anni 30’ divenne una delle figure centrali della corrente pittorica dell’astrattismo appena nata a Como e a Milano. L’opera si avvale del commento di due dei più grandi critici ed intellettuali italiani del novecento, il celebre poeta e scrittore Alfonso Gatto (Salerno, 17 luglio 1909 – Orbetello, 8 marzo 1976) ed il grande poeta, saggista e critico d’arte Leonardo Rocco Antonio Maria Sinisgalli, più semplicemente Leonardo Sinisgalli (Montemurro in provincia di Potenza, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981). "Segno e colore per Soldati sono mezzi di scoperta: scoprire degli ordini, sciogliere dei legami. E' un pittore pitagorico alla ricerca dei numeri d'oro. Questo suo metodo interiore lo ha portato a una pittura inflessibile e rischiosa come una legge" (Sinisgalli). Il volume qui presentato è considerato, fra le prime pubblicazioni sull’astrattismo, il più importante per il contenuto delle opere esposte e per l’importantissimo commento. Soldati, dopo aver ottenuto la laurea in architettura nella sua città natale, nel 1925 si reca a Milano dove entra, da subito in contatto con gli astrattisti Mario Radice e Mauro Reggiani. Già nel 1931 tiene una personale alla galleria “Il Milione”. Nel 1932 dopo aver conosciuto Leger sempre alla galleria “Il Milione” ed anche Picasso, inizia a confrontarsi con il cubismo. Nelle opere composte tra il 1933 e 1935 è chiara l’influenza, anche, di un altro gruppo di artisti che in quegli anni aveva esposto alla galleria “Il Milione” quali Paul Klee e da Kandinskij, Vordemberge- Gildewart e Baumeister. Soldati, dopo essersi avvicinato al neoplasticismo di Mondrian e all’arte metafisicia, si avvicina a Osvaldo Licini e a Fausto Melotti. Durante la guerra, interrompe l’attività pittorica per prender parte alla guerra partigiana. Nel 1948, insieme a Munari, Dorfles e Monnet da vita al movimento dell’Arte Concreta. Scrive Sinisgalli "Segno e colore per Soldati sono mezzi di scoperta: scoprire degli ordini, sciogliere dei legami. E' un pittore pitagorico alla ricerca dei numeri d'oro. Questo suo metodo interiore lo ha portato a una pittura inflessibile e rischiosa come una legge". Prima non comune edizione, in ottimo stato di conservazione. L’opera venne stampato come primo numero della “Collezione Pittori Nuovi” delle edizioni della celebre rivista “Campo Grafico che uscita dal 1933 al 1939, fu specializzata in studi di estetica e di tecnica grafica, ed è ricordata ancora oggi come una delle riviste più innovative nel suo settore.