Details
Place of printing
S. l. (Asti?)
Publishers
Apud Virgilnm de Zangrandis
Keyword
statuti, camerana, cuneo, langhe, storia locale, piemonte, cinquecentine piemontesi, simple
Description
In folio, cm 20 x 28, pp. (2) + 25 + (3). Legatura mod. in piena pergamena antica a cartella. Restauro al margine superiore e velatura a tutte le pp. con perdita di parte dei caratteri a stampa senza che venga pregiudicata la leggibilita'. Prima edizione a stampa di questi statuti relativi al borgo di Camerana (Cuneo), redatti precedentemente nel 1471 come indicato a p. 3 dove viene riportato l'atto notarile sottoscritto davanti a Galeoto e Franceschino Del Carretto Marchesi di Savona da parte del Notaio imperiale Lorenzo De Podio, con aggiunte negli anni a seguire, tutte annotate nel testo. Vengono stabiliti i termini per la raccolta del legname, pascolo del bestiame, raccolta di castagne, ghiande ecc. la cura delle strade, la condotta delle acque ma anche le norme per la soluzione delle liti, il furto, la grassazione, lo stupro, la falsificazione di moneta ecc. Di grande interesse per essere totalmente sconosciuto alle bibliografie consultate (Iccu, Bersano Begey, Biblioteca del Senato della repubblica, Alice Blythe Raviola, Stampatori e librai ad Asti nel XVII sec.) e per rappresentare una delle prime pubblicazioni di Virgilio Zangrandi in Asti, dove era stato invitato a impiantare la sua tipografia dal Consiglio Municipale su spinta dello stesso Vescovo Panigarola. Sicuramente il 1589 e' il primo anno di attivita' astigiana di questo tipografo al quale la citta' aveva concesso alcuni privilegi tra i quali la privativa dell'esercizio della stampa per vent'anni. Appunto con questa data sono censite in Bersano Begey (Cinquecentine piemontesi) 4 pubblicazioni delle quali la prima dovrebbe essere i 'Decreti della prima Sinodo diocesana astense' e che riporta una prefazione a firma di Virgilio e Giovanni Zangrandi in data 14 dicembre 1588 sebbene poi la data di stampa sia il 1589. Anche la mancanza del luogo di stampa crea una serie di domande sulla natura della pubblicazione, certamente astigiana vista la certa presenza della stamperia in citta' e l'utilizzo di una serie di fregi tipografici a ornamento del frontespizio presenti in seguito in altre edizioni dello stesso stampatore e pubblicati nel saggio di Alice Blythe Raviola (Stampatori e librai ad Asti nel XVII secolo). Ultimo curioso elemento da considerare e' la fretta e una certa approssimazione con la quale e' stato stampato il frontespizio. Infatti il nome dello stampatore contiene non uno ma ben due refusi: una n al posto della u in Virgilium e una o al posto della e in De Zangrandis.