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Book

Muybridge Eadweard

Animals in Motion, An Electro-Photographic Investigation of consecutive phases of animal progressive movements.

Chapman & Hall,, 1899

1500.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1899
Place of printing
London,
Author
Muybridge Eadweard
Publishers
Chapman & Hall,
Keyword
PRIME EDIZIONI PHOTOGRAPY
Languages
Italian

Description

In oblungo (31x25,5 cm); (2 b.), X, 264 pp. Presente la rara legatura editoriale in piena tela amaranto con titolo e autore impressi in oro al dorso ed al piatto anteriore. Qualche piccola strofinatura. All’interno esemplare in ottime condizioni di conservazione, completo di tutte le tavole che si presentano pulite e sonanti. Timbro traforato al frontespizio, praticamente invisibile, che identifica l'esemplare come ceduto dalla "Public Libraries Ealing" che vendette la maggior parte del suo patrimonio librario in una nota asta pubblica. Una piccola nota a penna, con la vecchia collocazione nella Ealing Libraires, al verso del frontespizio e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Fogli di sguardia in carta marrone zigrinata coeva, leggermente diversi da quelli presenti nella maggior parte degli esemplari, solitamente girgi. Antica pecetta pubblicitaria di libreria privata al margine basso del recto del piatto anteriore. Prima ricercata ed assai rara edizione, di uno dei più celebri libri di fotografia della fine dell'ottocento. Il volume rappresenta il capolavoro del grande fotografo inglese, Eadweard Muybridge (Kingston upon Thames, 9 aprile 1830 – Kingston upon Thames, 8 maggio 1904). L’autore è considerato il pioniere della fotografia in movimento ed i suoi lavori ispirarono anche il cinema e le avanguardie artistiche del novecento. I suoi primi lavori furono quelli di libraio ed editore ma la passione per la fotografia si sviluppò ben presto, tanto che trasferitosi in America, iniziò a fotografare il territorio del Parco Nazionale di Yosemite e di San Francisco. 1872 segna una svolta nella sua carriera quando il governatore della California Leland Stanford chiese al noto fotografo di dimostrare se durante il galoppo del cavallo ci sia un momento nel quale tutte e quattro le gambe del cavallo non toccano il suolo. Muybridge piazzò lungo la pista 24 telecamere attivate dal passaggio del cavallo attraverso un sistema di sottili cavi posti all’altezza delle sue gambe. Finalmente nel 1878 venne scattata la prima serie di fotografie che dimostrarono che il cavallo ha un momento, durante la sua corsa, nel quale tutte e quattro le zampe non toccano il suolo, ma questo momento, a IMG_0172_clipped_rev_1differenza di quello che si era ritenuto fino ad allora, non era il momento di distensione degli arti ma bensì quello nel quale tutti gli arti si trovano vicini gli uni agli altri, perpendicolarmente all’animale. Questa scoperta fu sconvolgente per il mondo pittorico che era solito riprodurre i cavalli in corsa con tutti gli arti staccati dal terreno in massima estensione. La fotografia, proprio grazie al lavoro di Muybridge, divenne un’inevitabile supporto dell’arte pittorica, andando a cogliere attimi e a svelare la meccanica dei movimenti che l’occhio umano non poteva vedere. Edgar Degas portò avanti uno degli studi più approfonditi dell’opera fotografica di Muybridge. Durante il periodo dei suoi studi del 1874, l’autore fu anche imprigionato dopo che avendo scoperto il tradimento di sua moglie con il maggiore Harry Larkyns, sparò a questi uccidendolo. Il fotografo venne scarcerato in pochissimo tempo in quanto, per le leggi del tempo, questo tipo di omicidio era considerato un “omicidio giustificato”. Negli anni seguenti al successo con la fotografia del cavallo, continuò a migliorare le tecniche fotografiche atte a cogliere oggetti, animali e persone in movimento ottenendo risultati strabilianti. “Progettò lo Zoopraxiscopio, uno strumento simile allo Zoetropio, che permise la proiezione delle immagini permettendone la visione a più persone contemporaneamente. Il sistema è in definitiva un precursore del cinema.”. Il suo lavoro basato sulla tecnica della cronofotografia è considerato anche come il precursore della biomeccanica e della meccanica degli atleti. Il volume, in questa versione definitiva, ebbe un successo strepitoso e numerose edizioni. First edition. Rif. Bibl.: IT\ICCU\VEA\0131781.