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Book

Guattani Carlo

Historae duae aneurysmatum, quorum alterum brachio per chirurgicam operationem sanatum in femore alterum paucos intra dies lethale fuit, animaduersionibus, et figuris illustrae cura et studio Caroli Guattani Nosocomiorum S. Spiritus,

ex Typographia Palladis,, 1745

900.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1745
Place of printing
Romae,
Author
Guattani Carlo
Publishers
ex Typographia Palladis,
Keyword
NOVARA SAN BARTOLOMEO BAGNI PRIME EDIZIONI
Languages
Italian

Description

In 4° (23,5x17,5 cm); VIII, 31, (1) pp. e 4 c. di tav. fuori testo. Legatura coeva in piena pelle marmorizzata con dorso a 5 nervi e ricchi fregi ai tasselli. Qualche strofinatura e lieve difetto. Tagli spruzzati in rosso. Qualche lievissima brunitura, qualche leggerissimo alone e nel complesso,all'interno, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima assai rara edizione di questo importante studio del grande medico originario di San Bartolomeo Bagni (Novara), Guittani Carlo (1709-1773). Fu chirurgo presso l'Arciospedale romano di S. Spirito in Sassia dove ben presto sostituì Rattazzi, il quale insieme a G. P. Gai che reggeva la cattedra di chirurgia universitaria, erano i due chirurghi principali della Roma dell'epoca. Intorno al 1740 conobbe mons. Antonio Leprotti, archiatra pontificio, che lo introdusse nel suo salotto dove si incontravano tutti i più famosi medici romani del tempo. Nel 1742, alla morte di Gai, prese il posto di quest'ultimo come chirurgo primario e lettore di anatomia e chirurgia dell'Ospedale. Poco dopo stessa carica gli venne affidata nell'ospedale di S.Gallicano, in Trastevere. Ricoprì anche il ruolo di chirurgo del tribunale del governatore. "Nel 1745 pubblicò, nella forma della historia ippocratica, il resoconto di due casi clinici esemplari riguardanti gli aneurismi (Historiae duae aneurysmatum, quorum alterum in brachio per chirurgicam operationem sanatum, in femore alterum paucos intra dies lethale fuit, Romae 1745, ristampato poi nella raccolta De externis aneurysmatibus, ibid. 1772, pp. 135-194); a chiarire e perfezionare le metodiche di intervento su tali affezioni vascolari il G. dedicò poi gran parte della sua carriera di chirurgo." Quest'opera è considerata una delle prime e più importanti descrizioni di operazioni chirurgiche eseguite su casi di aneurisma. Dal 1746 fu inviato dal Governo Pontificio a Parigi per studiare le ultime tecniche mediche di ostetricia e litotomia. Qui si distinse talmente che ben presto gli venne chiesto di diventare socio nell'Académie Royale de chirurgie, istituita quattro anni prima, e divenne corrispondente dell’Académie Royale des Sciences. Nel 1747 fu medico di campo al seguito delle armate francesi impegnate nella guerra delle Fiandre acquisendo enormi conoscenze nelle cure delle ferite da armi da fuoco. Ritornato da Parigi acquistò le più moderne apparecchiature mediche per l'ospedale del S. Spirito facendone uno degli ospedali più avanzati della penisola italiana. In questo anno viaggiò molto per l'Italia dove conobbe alcuni dei più celebri medici e chirurghi del tempo come Morgagni, Bertrandi e Moscati. Nel 1748 rientrato definitivamente a Roma si diede all'insegnamento ed entra a far parte del Collegio degli archiatri pontifici prima come chirurgo soprannumerario di Benedetto XIV e poi, sotto il pontificato di Clemente XIII, come chirurgo segreto del papa. "Nella pratica giornaliera orientava gli allievi verso la semplificazione delle medicazioni, secondo l'orientamento prevalente nella medicina illuministica; l'esperienza parigina aveva inoltre rafforzato nel G. l'idea che una chirurgia affrancata dalle origini "meccaniche" dovesse rivendicare l'esclusiva di tutte le operazioni (litotomia, cataratta, siringatura delle urine) per le quali empirici e professionisti, come "norcini" e "preciani", continuavano a detenere privilegi e incarichi ospedalieri. Nel 1751 il G. ottenne dalla direzione del S. Spirito che la qualifica di litotomo e gli insegnamenti pratici relativi fossero uniti al ruolo del primariato, consentendo in tal modo che quelle operazioni divenissero patrimonio stabile della professione chirurgica.". Prima rara edizione di importantissimo studio medico.