Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Book

Tanara Vincenzo.

L'ECONOMIA DEL CITTADINO IN VILLA. Libri VII. Riveduta, ed accresciuta in molti luoghi Autore, con l'aggiunta delle qualità del Cacciatore.

Appresso li Prodotti, 1680

550.00 €

Pera Studio Bibliografico (Lucca, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1680
Place of printing
In Venezia
Author
Tanara Vincenzo.
Publishers
Appresso li Prodotti
Keyword
TESTI ANTICHI E RARI, TESTI ANTICHI. XV° - XVIII° secolo, TESTI ANTICHI PER ARGOMENTO
Dust jacket
No
State of preservation
Fair
Binding
Hardcover
Inscribed
No
Condition
Used

Description

Cm.22x16. Pg.544. Legatura coeva in pergamena rigida, con titoli manoscritti, sbiaditi, al dorso a quattro nervi. Tagli spruzzati. Al frontespizio marca tipografica in ovale con soggetto bucolico. Ulteriore incisione in ovale, ma con altro soggetto, al termine del primo libro. Alcune vignette calcografiche nel sesto libro. Esemplare privo del foglio di guardia anteriore, con rimozione di una strisciolina di due cm. al piede del frontespizio, probabilmente a rimuovere antica notazione di proprietà. Nel volume: Libro I: "Il Pane e il Vino". II: "Le Viti e l'Api". III: "Il Cortile". IV: "L'Horto". V: "Il Giardino". VI: "La terra". VII: "Il Sole e la Luna". In fine è aggiunto "Quale debba essere il cacciatore". In appendice al sesto libro "Tavola dei mali, à cui s'assegna rimedio, dovrà servire per ritrovar il nome di ciò, che per medicina si propone". Vincenzo Tanara nacque a Bologna all'inizio del XVII secolo, ed ivi cessò di vivere verso il 1667. Incline per vocazione alle opere di guerra e alla caccia, si dedicò allo studio dopo aver conosciuto la biblioteca del Cardinale Sforza. Compose parecchie Opere, ma "L'economia del cittadino in villa", ristampata numerose volte, è l'unica pubblicata. La prima edizione è del 1644 in Bologna per i tipi del Monti. "L’economia del cittadino in villa” (1644) di Tanara, suddivisa in vari libri, fu concepita prendendo ispirazione dal suo soggiorno rurale e dalla conduzione pratica della sua tenuta. “L’economia” è un testo importante, perché ci racconta una nuova visione dell’agricoltura, non più votata alla sussistenza, ma alle esigenze di mercato e ai calcoli di profitto. Particolarmente interessanti si rilevano anche gli incisi ed i commenti sulle ricette: espliciti e diretti, dettati dalle personali predilezioni gastronomiche del marchese e dalle sue funzioni di buon padre di famiglia. Fra le citazioni riportate, noi vogliamo segnalarvi una nota di “cronaca rosa” sul ruolo ricoperto delle dame in certi banchetti dell’epoca: "Bologna, Carnevale 1643. “C’è stato un memorabile convivio al quale hanno partecipato: il Cardinal Legato Antonio Barberini, nipote di papa Urbano VIII, e una folta rappresentanza del patriziato cittadino. Curiosamente si segnala anche la presenza di cinquanta dame, invitate per la grande festa da ballo in programma al termine del banchetto. Questa leggiadra partecipazione è stata possibile solo grazie ad una gentile concessione (affermatasi in questi anni a Bologna) che ha permesso alle donne di fermarsi anche a cena, - per essere più unite e comode al seguito della danza - come ha osservato il nobile Tanara. Per completare la cronaca, le dame non hanno avuto il privilegio di prendere parte al pranzo ufficiale, riservato solo agli uomini, ma hanno mangiato in una sala separata, servite dai mariti, da altri nobili e dallo scalco del cardinale” (dal sito Taccuinistorici). "L’obiettivo di Vincenzo Tanara è anche quello di fare del "cittadino in villa" un buon cacciatore ed a questo dedica buona parte della lettera "al virtuoso e nobile lettore". Diviso in vari libri con vari argomenti, "L’economia del cittadino in villa" ha inizio prospettando il tema intitolato pane e vino; ma le prime pagine sono composte di precetti al padre di famiglia, su come amministrare le proprie risorse: oltre a non cadere nel desiderio sfrenato di ricchezza come fanno gli alchimisti che si "lasciano abbacinar", è opportuno "lo spender meno di quello che l’uomo ha di rendita e il far conto del poco". E’ più redditizio creare un piccolo costante risparmio e badare alla "sanità" della famiglia occupandosi anche dell’"aria" del luogo di abitazione: l’"aria mezana", tra mari e monti, con poco freddo e poca umidità, è quella più indicata. Per osservare come Vincenzo Tanara entra con competenza negli argomenti, leggiamo nel capitolo dedicato alla terra, la descrizione di tutti i tipi di castagna, la loro coltivazione ed il loro uso. Troviamo anche citazioni storiche, come quella sulle varietà di "maroni" già affrontata da Plinio, distinguendoli in "fronzole, rosole, pastinesi e biancole "specie più gagliarda". resiste di più ai freddi.". Seguono i consigli per la conservazione ideale anche delle castagne e su come cuocerle ed utilizzarle per l’alimentazione dell’uomo e degli animali. Nella tavola delle cose notabili le ricette per la preparazione della carne animale sono tante che crediamo di leggere un menù gastronomico, come è il caso dell’elenco delle varie cotture della carne di bue, cioè in polpette, lessa, in aceto, stufata, arrosto, salata e via di seguito" (dal sito Aboca Museum). > Lastri, 122. Westbury, 212. Rénault / Sassi, 56. Enciclopedia della Caccia, 1380. Souhart, 452. Ceresoli, 508. Graesse, VII, 25, cita altre edizioni. Melzi, I, 344, cita la prima edizione. Non segnalato da Simon, Golden Bitting, Gamba e Lozzi. Codice libreria 130926.