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Book

Gerli (Agostino - Carlo Giuseppe)

L' Ermamfibio ossia l' uomo passeggiatore terrestre ed acquatico. Descrizione d' una Macchina, che potrà chiamarsi Efidroforo dell' officio, cui è destinata di portar l' Uomo sull' acque

Fratelli Pirola, 1785

850.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria (Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1785
Place of printing
Milano
Author
Gerli (Agostino - Carlo Giuseppe)
Publishers
Fratelli Pirola
Keyword
Scienza, Tecnica, Invenzioni
Dust jacket
No
State of preservation
Fine
Languages
Italian
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
Yes

Description

In-8° antico (195x120mm), pp. 24, brossura coeva decorata con etichetta cartacea con bordura a stampa al piatto. Bellissima antiporta disegnata e incisa in rame all'acquaforte dagli stessi fratelli Gerli, raffigurante l'invenzione dell' 'ermamfibio'. Fregio tipografico al titolo. Uno stemma del dedicatario, Gilberto Borromeo Arese, in xilografia a mezza pagina; una testatina e un finalino silografici. Ottimo esemplare. Prima e unica edizione di questo trattato molto curioso e di grande rarità, volto ad illustrare l'invenzione di una macchina, l'ermamfibio appunto, che consentisse di spostarsi sia sulle acque che via terra. Dei tre fratelli Gerli (Agostino, Giuseppe e Carlo Giuseppe) quello di gran lunga più ingegnoso e più noto fu Agostino (Milano, 1744-1821), che svolse precipuamente attività di architetto, pittore e incisore. Allievo di Ercole Lelli a Bologna e di H. Guibert a Parigi, fu decoratore delle residenze reali francesi e del Petit Trianon; introdusse a Milano tra i primi il nascente gusto neoclassico e, durante il suo soggiorno viennese, progettò un'ardita risistemazione urbanistica della capitale absburgica che, pur rimanendo virtuale, anticipò di quasi un secolo le grandi opere, come il Ring, poi effettivamente in essa realizzate. Anziano, si dedicò alla pubblicazione delle sue ricerche di architettura. Principale fonte per la ricostruzione della sua biografia è la sua raccolta di 'Opuscoli' pubblicata a Parma nel 1785; un Album custodito all' Ambrosiana di Milano contiene preziose notizie sulla sua produzione francese. Nello spirito enciclopedico del tempo, il Gerli si dilettò nelle più svariate attività e con i fratelli, a Milano, nel 1784, costruì e fece innalzare nell'atmosfera una macchina aerostatica sul modello di quella costruita nel 1783 dai Montgolfier. La presente opera, la sola scritta in collaborazione dai tre fratelli, si ispira indirettamente a dei progetti leonardeschi. La macchina venne realizzata e collaudata nel laghetto della Villa Reale di Monza, alla presenza dell'arciduca Ferdinando d'Austria; in seguito, i tre inventori passarono con la stessa apparecchiatura il Po tra Pavia e Piacenza e il Danubio a Vienna. Cfr. voce 'Gerli' di Dario Melani in 'Dizionario biografico degli italiani', LIII, 2000, pp. 434-436: 'L'attività dei fratelli Gerli proseguì con la costruzione nel 1785 di un'apparecchiatura ispirata a progetti di Leonardo da Vinci e denominata 'ermamfibio', atta a trasportare l'uomo per le acque, consentendogli, allo stesso tempo, di camminare per le strade. Con tale apparecchiatura, dopo un primo collaudo nel laghetto della villa reale di Monza, alla presenza dell'arciduca Ferdinando d'Austria, gli inventori passarono il fiume Po tra Pavia e Piacenza e il Danubio a Vienna; nello stesso 1785 il G. pubblicò a Milano L'Ermamfibio, ossia l'uomo passeggiatore terrestre e acquatico.'.