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Book

Pollak Lodovico (Pubblicati Da).

Raccolta Alfredo Barsanti. Bronzi Italiani (Trecento - Settecento) pubblicati da Lodovico Pollak con prefazione di Guglielmo Bode.

(In Proprio) (Istituto Italiano d'Arti Grafiche)., 1922

1300.00 €

Daris Libreria (Lucca, Italy)

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Details

Year of publication
1922
Place of printing
Roma (Bergamo).
Author
Pollak Lodovico (Pubblicati Da).
Publishers
(In Proprio) (Istituto Italiano d'Arti Grafiche).
Keyword
Scultura - Bronzi

Description

In-Folio (cm 49 x 39), legatura editoriale in piena pelle con tit. e filetti in oro al dorso a quattro nervi, unghiature decorate in oro a piccoli ferri, filetto in oro e a secco a incorniciare i piatti, rilievo in oro al piatto anteriore raffigurante uno dei pezzi della collezione; 2 cc. bianche, occhietto, frontespizio, pp. 154(4). Seguono 109 illustrazioni di bronzi su L tavole. Edizione non venale di soli centocinquanta esemplari numerati a mano e firmati da Alfredo Barsanti e Lodovico Pollak di questo superbo catalogo della collezione dell'antiquario romano, ancora custodita nei musei di Palazzo Venezia. Esemplare perfetto, in barbe su carta forte. Solo piccole abrasioni ai bordi della legatura. Sul sito di Palazzo Venezia si legge, riguardo alle collezioni di bronzetti del Museo: 'La prima raccolta, costituita da 110 bronzetti, è quella dell'antiquario romano Alfredo Barsanti, preziosa per i molti esemplari modellati e fusi a Padova, Venezia, Firenze e Roma da artisti come Riccio, Severo da Ravenna, Roccatagliata, Tacca, Susini, Algardi, Bernini. Nel periodo di maggior fortuna l'antiquario agiva in un nobile palazzo di Via Sistina, poco lontano da Piazza di Spagna: nel suo studio, dotato di una fornita biblioteca, transitavano opere d'arte di alto valore, solamente i piccoli bronzi si fermavano nel suo appartamento per costituire la sua raccolta privata. Collocata in cinque ampie vetrine veniva protetta da pesanti tende, che venivano sollevate solo per gli intenditori e per la buona società romana. Nel 1922 Barsanti edita il catalogo scientifico della sua collezione di bronzi, uno dei libri più lussuosi prodotti per illustrare una collezione privata: ne è autore il noto archeologo Ludwig Pollak, l'introduzione è scritta dal grande Wilhelm Bode, direttore e creatore delle nuove raccolte dei Musei di Berlino. Il catalogo è distribuito solo in omaggio, destinato agli specialisti della materia, a tutte le case regnanti d'Europa, ai capi di stato di tutto il mondo, ai principali collezionisti. Lo stesso anno l'antiquario-collezionista-editore Alfredo Barsanti è ricevuto affabilmente nella corte romana dal Re ed in quella vaticana dal Papa. Pressanti e vane sono le richieste dei maggiori collezionisti europei e americani per acquistare alcuni bronzetti, ma la vendita dell'intera collezione avviene solo nel 1934, quando il duca Visconti di Mondrone, podestà di Milano, promuove in quella città una sottoscrizione - tra privati cittadini, enti ed industrie - per acquistarla e donarla a Benito Mussolini, capo del Governo. La vera finalità è di assicurare definitivamente allo Stato italiano la Raccolta Barsanti, che contemporaneamente al suo ingresso a Palazzo Venezia, che è sede del Governo e del Museo, è donata da Mussolini al Museo.'