Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Book

Nittve, Lars

Time and Place: Los Angeles 1957-1968

Moderna Museet - Steidl,, 2008

unavailable

Marini Studio Bibliografico (Roma, Italy)

Ask for more info
unavailable

Payment methods

Details

Year of publication
2008
ISBN
9783865216403
Place of printing
Stoccolma - Gottingen
Pages
pp. 142
Publishers
Moderna Museet - Steidl,
Curator
Nittve, Lars
Edition
Prima edizione (First Edition)
Keyword
art: north-american, art: contemporary,
Languages
Italian
Binding
Softcover
First edition
Yes

Description

Catalogo della mostra tenutasi al Moderna Museet, Stoccolma 4 ottobre 2008 - 6 gennaio 2009. Testi di Lars Nittve e Cécile Whiting. Interviste a Henry Hopkins e Walter Hopps. Illustrazioni a colori. Biografie degli artisti e Catalogo delle opere esposte . 8vo (cm 23,5x17). pp. 142. . Perfetto (Mint). . Prima edizione (First Edition). . Time e Place: Los Angeles, 1957-1968 focuses on the altogether special interplay between utopia and dystopia that characterises creativity in Los Angeles during the post-war period. The dream of "sun and surf' and happiness in Hollywood, is juxtaposed with the exploitation of people and dreams. This interplay has come to have an important role in today's art too, where Los Angeles artists have won a prominent place in the past decade. Work by Ed Ruscha, David Hockney, Edward Kienholz, Sam Francis and Robert Irwin, as well as artists from the beat generation and pop-minimalists in the Finish Fetish circles, are the natural core of exhibition, however the concept is also reflected in the films of the era and not least in its architecture. This includes the Case Study House Program, along with master photographer Julius Shulman's iconic architectural images.

Time e Place: Los Angeles, 1957-1968 si concentra sull'interazione del tutto particolare tra utopia e distopia che caratterizza la creatività a Los Angeles durante il dopoguerra. Il sogno di "sole e surf" e della felicità a Hollywood è giustapposto allo sfruttamento delle persone e dei sogni. Questa interazione è arrivata ad avere un ruolo importante anche nell'arte di oggi, dove gli artisti di Los Angeles hanno conquistato un posto di rilievo nell'ultimo decennio. I lavori di Ed Ruscha, David Hockney, Edward Kienholz, Sam Francis e Robert Irwin, così come gli artisti della beat generation e i pop-minimalisti dei circoli Finish Fetish, sono il nucleo naturale della mostra, tuttavia il concetto si riflette anche nei film dell'epoca e non ultimo nella sua architettura. Questo include il programma Case Study House, insieme alle iconiche immagini architettoniche del maestro fotografo Julius Shulman.